Bilancio energetico: la calorimetria

 
nutrizione in gravidanza, pediatria, adolescenza, sottopeso, sport, vegetarismo

 

E’ la tecnica di riferimento per la misura del metabolismo basale, cioè dell’energia spesa da tutto corpo per le attività cellulari e metaboliche a riposo. Attraverso la calorimetria è possibile:

  • individuare alterazioni del metabolismo. Diete prolungate o sbilanciate possono ridurre anche di 300-400 Kcal l’importo calorico giornaliero. In casi di anoressia possiamo trovare riduzioni caloriche anche più importanti;
  • definire un approccio più mirato rispetto al tipo di dieta da prescrivere in una perdita di peso;
  • determinare il metabolismo in tutti i casi in cui non è possibile stimarlo (gravidanza, allattamento e sport).

E’ opportuno rilevare che anche minime variazioni dell’introito calorico rispetto al proprio consumo si traducano in un aumento del peso. Basti pensare che anche un solo yogurt in più ogni giorno, rispetto al normale bilancio energetico, in un anno causerebbe un aumento di peso di circa 3 kg. Se poi la variazione giornaliera in più è di un cappuccino e un cornetto, dopo dodici mesi possiamo trovarci anche 12 Kg in più!

Come pianificare un programma di dimagrimento?

Perché un programma alimentare dimagrante sia efficace e duraturo occorre che la riduzione calorica non sia eccessiva rispetto al fabbisogno energetico giornaliero. Le maggiori organizzazioni scientifiche consigliano di perdere da 450 a un massimo di 900 grammi di peso la settimana, in modo da garantire risultati a lungo termine, senza aumentare i fattori di rischio.
E’ dimostrato che, per rispettare tali condizioni, il piano alimentare debba avere un apporto calorico sovrapponibile al valore del Metabolismo Basale (MB). Normalmente, nei convenzionali programmi di dimagrimento, il MB viene ‘stimato’, o peggio, non considerato. La conseguenza di tutto ciò è che molto spesso i piani alimentari proposti presentano un apporto calorico eccessivamente ridotto. Questo causa una notevole riduzione di peso ma, purtroppo, soprattutto a carico della massa magra e dell’acqua.
Ricordiamo che dimagrire bene e in salute, rischiando il meno possibile di riprendere i chili persi, significa ridurre solo il grasso superfluo.

Non si puo’ gestire cio’ che non si conosce!

Data la grande variabilità da individuo a individuo, il metabolismo deve essere misurato al fine di elaborare un piano alimentare realmente personalizzato, efficace e non dannoso per la salute.
La Calorimetria indiretta misura il dispendio energetico a riposo, ovvero la quantità di calorie necessarie per lo svolgimento delle funzioni vitali attraverso un apparecchio detto calorimetro.
Il termine ‘calorimetria’ significa letteralmente misura del calore come effetto di reazioni biochimiche che avvengono all’interno dell’organismo. Il termine ‘indiretta’ significa che questo calore non è misurato direttamente, ma indirettamente, attraverso la concentrazione nei gas respirati dell’ossigeno consumato e dell’anidride carbonica emessa.
calorimetroIl metabolismo basale è il dispendio energetico di un organismo a riposo, e comprende l’energia necessaria per le funzioni metaboliche vitali (respirazione, circolazione sanguigna, digestione, attività del sistema nervoso, ecc.). Rappresenta circa il 45-75% (mediamente il 70%) del dispendio energetico totale nella giornata. Il valore del metabolismo basale si esprime in chilocalorie, e per essere misurato sono necessarie le seguenti condizioni, dette basali:

  • il soggetto deve essere a riposo, ma nello stato di veglia;
  • deve essere a digiuno da almeno 12 ore;
  • deve aver trascorso una notte riposante;
  • non deve aver praticato una attività fisica intensa nell’ora precedente alla misurazione;
  • devono essere rimossi tutti i fattori che possono provocare eccitazione fisica e/o mentale.

Poiché anche la temperatura ambientale influenza il metabolismo basale, il valore è normalizzato per una temperatura ambientale compresa tra 20 °C e 27 °C.
Il metabolismo basale è determinato da fattori individuali, sesso, età, stati patologici, assunzione di farmaci, dal regime alimentare, dall’attività sportiva ecc.

Calcolo del metabolismo basale

Si può calcolare un valore medio del metabolismo basale con varie equazioni. La formula più usata è quella di Harris-Benedict ed è quella che trovate su questo sito.
Anche se è quella di riferimento, è valida per la popolazione in generale. Vari studi dicono che un singolo soggetto può avere variazioni importanti (anche del 40%) dal valore calcolato!
Per esempio negli obesi si è vista una variazione del + 23% (Livingston e altri Obes. Res.2005) e negli atleti +14% (Curr. Opin. Clin Nutr. Metab. Care 2005).
Presso il mio studio, con un’apparecchiatura di semplice utilizzo e accurata precisione, è possibile MISURARE il valore esatto del metabolismo basale con un esame della durata di circa 20 minuti.