colesterolo_alto_640x480In Italia un adulto su tre (il 3 4,3% degli uomini e il 36,6% delle donne tra i 35 e i 79 anni)  ha livelli troppo alti di colesterolo. Dal recente Congresso dell’Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri arriva un documento con le linee guida per il trattamento.

Il documento “regola in maniera incontrovertibile come ci si deve comportare con un paziente con il colesterolo alto. Inoltre sancisce qual è il percorso diagnostico-terapeutico del paziente, anche in relazione a nuovi parametri che non include un valore massimo ma un valore di riferimento tarato sulle caratteristiche e la condizione di salute del paziente stesso. Il tutto per prevenire un infarto al cuore o un ictus cerebrale in chi non li ha avuti e per evitare una recidiva in chi ne ha sofferto”.

Nel testo troviamo “un ampio spazio di analisi riservato alla dieta, al movimento aerobico, alla terapia”.  “Gli elevati livelli di colesterolo ‘cattivo’ Ldl sono in assoluto il primo fattore di rischio per lo sviluppo della cardiopatia ischemica, davanti a fumo, diabete, ipertensione e obesità. E la cardiopatia ischemica rappresenta la prima causa di morte tra le malattie cardiovascolari; quest’ultime, a loro volta, prima causa di morte nel mondo occidentale. È clinicamente dimostrato che chi ha un’ipercolesterolemia ha una probabilità 3,6 volte superiore di sviluppare coronaropatie rispetto alla popolazione normale”. Poichè dieta ed esercizio fisico sono la prima medicina, consultare un nutrizionista e modificare il nostro stile di vita è una strategia vincente!

Scarica qui le linee guida

 

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