detox-dietVediamo la verità sulle diete detossificanti o detox.

Le diete “detox” sono molto conosciute. Sarebbero basate su evidenze scientifiche o meglio starci alla larga?

Le cosiddette diete “detox”, o disintossicanti, che sono diventate molto famose e seguite in tutto il mondo, forse non sono così sicure ed efficaci come si crede. Secondo il prof. George Dresser della canadese Western’s Schulich School of Medicine & Dentistry l’idea che questo tipo di dieta serva a eliminare dal proprio corpo un qualcosa di dannoso o che non va bene per la propria salute è errata e non dietail risultato di una informazione altrettanto sbagliata e, secondo l’esperto, sarebbero solo delle bufale da cui stare alla larga

«Non esistono prove che la dieta detox elimini le tossine, in alcun modo, dal sistema», ha dichiarato Dresser, che è anche tossicologo, farmacologo e specialista di medicina interna presso il London Health Sciences Centre.

I studi condotti al riguardo dal prof. Dresser sono stati riassunti in un servizio che è andato in onda sull’emittente Tv CBC. In questo servizio un gruppo di studenti ha testato gli effetti di una popolare dieta detox della durata di 48 ore, che era preventivamente stata approvata dal dottor Mehmet Oz nel suo show televisivo.
Nell’esperimento, il gruppo di partecipanti è stato suddiviso in due gruppi: uno doveva seguire una dieta detox di 48 ore, mentre l’altro poteva seguire una dieta libera, senza restrizioni di sorta.A tutti i partecipanti sono stati prelevati dei campioni di sangue sia prima che dopo l’inizio dell’esperimento – e della dieta. I risultati delle analisi hanno mostrato che non vi erano stati benefici disintossicanti nei volontari che avevano intrapreso la dieta detox, rispetto a coloro che avevano seguito una dieta libera. A tal proposito, il prof. Dresser ha precisato che quando ha guardato i risultati delle analisi del sangue non era a conoscenza di quali appartenessero a chi aveva seguito la dieta e chi no.

«Le diete detox – ha spiegato Dresser nel comunicato dell’University of Western Ontario – sono promosse come un qualcosa di sano da fare, e che seguendole sono una scorciatoia per ottenere una rapida salute». Dresser ha poi aggiunto questo non è assolutamente questo il caso e che il nostro corpo è completamente attrezzato per disintossicarsi da sé, e per questo ci sono organi preposti come il fegato, il quale fa tranquillamente il suo lavoro.

Uno dei miti da sfatare, secondo l’esperto, è che una dieta detox sia una soluzione rapida a una dieta povera e uno stile di vita malsano.
«Penso che il desiderio delle persone di essere in buona salute sia una cosa molto positiva – sottolinea Dresser – Ma io penso che se queste diete rappresentano un drastico cambiamento da ciò che una persona normalmente fa, il rischio è che non saranno in grado di sopportarla e, quindi, il beneficio per la salute è minimo».  «Il problema – aggiunge Dresser – è che la gente non dovrebbe seguire uno stile di vita malsano per 28 giorni ogni mese, e pensare che due giorni di una qualche dieta detox rimedieranno alle scelte malsane del resto del mese. La dieta finale sana è quella che si può vivere giorno dopo giorno. Avrei preferito vedere le persone apportare piccole modifiche a ciò che mangiano, e farlo per cinque anni».

La possibilità di beneficiare di reali effetti sulla salute dipende anche dalle scelte che si è pronti a compiere durante tutto l’anno.
«Se si beve alcol in eccesso rispetto alla raccomandazione corrente, allora il miglior modo di detoxing [disintossicarsi], se vogliamo chiamarlo così, è quello di moderare la quantità che si beve – spiega il prof. Dresser – Il che significa seguire una nutrizione equilibrata la maggior parte del tempo, fare attività fisica per buona parte della settimana, riducendo al minimo l’assunzione di alcol. E poi garantirsi una buona quantità di riposo e controllare lo stress nella propria vita. Tutte cose che probabilmente fanno meglio che una disintossicazione urto».

Anche le diete prive di glutine sono diventate popolari a seguito dell’allarme celiachia. Tuttavia, secondo l’esperto, molti di questi casi sono ingiustificati. «Il numero di persone che sono in realtà allergiche al glutine è molto basso», fa notare Dresser, che poi aggiunge che se non si ottiene una reale diagnosi per la malattia celiaca, non c’è davvero alcun bisogno, o comunque non si hanno benefici, nel mangiare senza glutine.  «Se si inizia a limitare l’assunzione di cibo, si rende molto difficile seguire una dieta equilibrata e si finisce per spendere un sacco di energia e ansia assicurandosi che non ci sia glutine nella propria dieta. Con quel tempo ed energia si potrebbero ridurre in modo migliore le proprie preoccupazioni attuando cambiamenti generali di salute – continua Dresser – Ci sono alcune cose che sono assolutamente insane, a differenza del glutine, come il sale in eccesso, i grassi trans, i cibi lavorati. Le diete in cui si restringe l’apporto di legumi o glutine, dove si sta parlando di assumere cibo naturale e non lavorato, penso che sia problematico e difficile quando non ce n’è bisogno».

«Credo che queste (diete) stiano vendendo “olio di serpente” [rimedio di poco o nessun valore che viene spacciato come una cura miracolosa]. Molti dei loro crediti non sono certamente basati su prove scientifiche. Se avete intenzione di informarvi sulle diete detox, leggete qualcosa su una sana alimentazione. Trascorrerete il vostro tempo a imparare a mangiare sano», conclude il prof. Dresser.

Recentemente anche l’Università statunitense di Harvard ha pubblicato un redazionale su questo argomento.

Ognuno è libero di seguire lo stile di vita che preferisce, ma ricordiamo sempre che:

uno stile di vita SANO prevede l’assunzione di tutti i nutrienti necessari all’organismo,

l’attività fisica è fondamentale per mantenerlo efficiente.

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