Gravidanza e allattamento

La gravidanza è un evento biologico particolare durante il quale, mai come in nessun altro periodo della vita, la salute di un individuo dipende strettamente dalla salute di un altro. La nutrizione materna ha un ruolo fondamentale sia sul corso, sia sull’esito della gravidanza.  La dieta adottata durante la gravidanza dovrebbe essere il più possibile equilibrata. Un adeguato apporto nutrizionale è pertanto indispensabile ai fini di tutelare non solo la salute della madre, ma anche di prevenire gran parte delle probabili patologie del nascituro. Il vecchio “aforisma” di “mangiare per due” è stato superato. In gravidanza non si deve mangiare per due, ma mangiare due volte meglio.

Esistono delle categorie di donne considerate a rischio nutrizionale durante la gravidanza:

  • Donne che già normalmente utilizzano una dieta carente;
  • Donne con gravidanza multipla (più di un feto);
  • Donne fumatrici o che facciano uso di alcool o droghe;
  • Donne con intolleranza al lattosio;
  • Donne sottopeso o soprappeso al momento del concepimento
  • Donne che acquistano un insufficiente o un eccessivo peso durante la gravidanza;
  • Adolescenti;
  • Donne che hanno scarse conoscenze nutrizionali o con risorse finanziarie inadeguate ad alimentarsi correttamente.

Alla presenza di queste situazioni la donna in gravidanza dovrà essere valutata in maniera più approfondita dal punto di vista del suo stato nutrizionale.

 

La gestante durante la gravidanza subisce numerose modificazioni fisiologiche. Abbiamo l’aumento del dispendio energetico dovuto allo sviluppo del feto, della placenta e la modifica di alcuni organi materni (utero, seni etc.) e il controllo del peso durante la gravidanza ha lo scopo di verificare e mantenere una nutrizione ottimale per madre e figlio. L’aumento ponderale è variabile. Non esiste un valore assoluto ottimale uguale per tutte le donne. Quest’aumento di peso deve essere calcolato sulla base del BMI materno prima della gravidanza. Il BMI (Body Mass Index) è il rapporto peso/altezza al quadrato e potete calcolarlo qui: Calcolo del BMI. Secondo il BMI pregravidico, le linee guida italiane consigliano un range d’aumento compreso tra i 7 e 16 kg. Durante il primo trimestre, o comunque sino alla decima settimana, l’aumento di peso è generalmente di entità trascurabile, mentre nel secondo e terzo trimestre esso assume un andamento pressoché costante. Un’ipotesi di giusta progressione è quella che prevede un aumento di peso di 3,5 kg nelle prime venti settimane seguito da un aumento di 300/500 g a settimana.